I miei testi | Se Cristo bussa alla tua porta
Se Cristo bussa alla tua porta,
lo riconoscerai?
Ma come fai, se tu non apri mai.
Avrà le scarpe rotte, l'aspetto di un pezzente,
avrà un'aspirapolvere da vendere alla gente.
Avrà un tappeto strano o un'assicurazione,
mi scusi se disturbo, le offro un'occasione.
Avrà i capelli bianchi e succhierà il respiro
dai troppi piani a piedi, si appoggerà al tuo muro...
Tu chiudi e pensi al futuro.
Se Cristo bussa alla tua porta,
lo riconoscerai?
Ma come fai se tu non apri mai.
Negli occhi avrà il silenzio di chi non ha il diritto
diritto a reclamare, un poco del tuo tutto
e certamente avrà nel cuore un gran dolore
vedere la tua porta resistere all'amore.
Avrà passato il mare portando dentro il cuore
il pianto dei suoi figli che non può più asciugare...
Ma che t'importa, non aprire.
Un attimo in più, un attimo in più,
se avessi bussato, se avessi aspettato
un attimo in più.
Non bussano più, non bussano più.
Avrei aperto, se avessi saputo
che lì c'eri Tu.
Se Cristo bussa alla tua porta,
lo riconoscerai?
Ma come fai, se tu non apri mai.
Avrà la barba bianca e un cuore vagabondo,
un sacco sulle spalle e in braccio un pupo biondo
avrà dei fazzoletti e un orologio strano
ti fermerà al semaforo con l'accendino in mano.
Avrà negli occhi un cielo che mai potrai vedere
dietro una porta chiusa restando lì a spiare.
E Dio che bussa e vuole entrare.
Non bussano più, non bussano più.
Avrei aperto, se avessi saputo
che lì c'eri Tu.
Un attimo in più, un attimo in più.
Avevo deciso, io sono arrivato,
ma non c'eri più.
Non bussano più, non bussano più.
Avevo deciso, io sono arrivato,
ma non c'eri più.